Il porro, un ortaggio sempre più gradito agli ortolani. Ecco come si coltiva - Coltivare l'orto

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Il porro, un ortaggio sempre più gradito agli ortolani. Ecco come si coltiva

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Il porro è una pianta biennale, sempre più usato in cucina quale sostitutivo della cipolla, per il suo sapore più delicato e decisamente meno acre: questo, peraltro, scompare del tutto in caso di cottura. Non possiede un bulbo ingrossato, se non in maniera quasi impercettibile. La parte aerea consiste in foglie strettamente inguainate tra loro, di cui si consuma la parte bassa, di colore bianco.


Porri raccolti e puliti, pronti all'uso in cucina. La parte alta, costituita da foglie non inguainate e verdi, va esclusa.

Come tutte le piante biennali dell'orto, il porro si coltiva come annuale, cioè la pianta si raccoglie per essere usata al termine dell'accrescimento naturale dei primo anno. La permanenza nell'orto prolungata all'anno successivo consente alla pianta di andare a seme, quindi si può mantenere un porro fino al secondo anno solo per ricavarne i semi.



Piantine di porro pronte al trapianto
Il porro si moltiplica per seme. La semina (in pieno campo) si può fare in due periodi
In FEBBRAIO-MARZO si seminano le varietà a maturazione estiva, mentre il LUGLIO-AGOSTO quelle destinatev al consumo nel tardo autunno o nell'inverno.
Acquistando i semi, verificate sulla confezione il periodo di semina consigliato. Inoltre verificate la DATA DI SCADENZA della bustina: infatti i semi di porri e cipolle non hanno una lunga durata, e dopo il secondo anno molti perdono vitalità.



Porro Gigante di Bulgaria
Se non avete una grande esperienza di semina, per il primo anno preferite l'acquisto di piantine già pronte, che troverete con facilità nelle bancarelle dedicate all'orto.
Oltre a trovarle in vendita in contenitori alveolari (piantine singole ciascuna con il suo pane di terra) potreste trovarle confezionate a mazzetti, cioè, come si dice, a radice nuda.
Le cipolle e i porri sono ormai tra i pochissimi ortaggi le cui piantine si vendono anche a radice nuda, perché in effetti si ottiene una buona resa, cioè poche piante muoiono per lo stress da trapianto. Per altre varietà di ortaggi diffidate delel confezioni a radice nuda, perché potreste avere grandi perdite, specialmente se in trapianto non avviene immediatamente.



Porro Gigante di Carentan
Preparate il semenzaio con terra fine ricca di compost. I semi di porro sono piccoli quindi vanno sparsi con attenzione affinché si distribuiscano in modo omogeneo sul terreno. Non dovete fare buche: spargeteli sulla superficie del semenzaio e poi, aiutandovi con un setaccio, spolverate un paio di millimetri di sabbia fine.
Battete la terra con un mattoncino  per spianarla e innaffiate con uno spruzzatore a getto molto fine, curando di non rimuovere il terreno.
Aspettate con pazienza l'emersione delle plantule: occorrono dai 15 ai 25 giorni, a seconda della temperatura.



Porro Lungo della Riviera
Il diradamento
Se avete seminato in un contenitore unico, quando le piantine saranno alte 4.5 centimetri dovete eliminare le più piccole o le peggiori, lasciando una sola piantina ogni due-tre centimetri quadrati. Se avete seminato in contenitori singoli, come pper esempio i bicchierini di plastica da caffé o da grappa, lasciate una sola pianta ogni contenitore.



Porro Gigante d'Inverno




Sia che produciate voi le piantine, sia che le acquistiate, possono essere trapiantate quando  hanno la grandezza di una matita.
Distribuitele su file distanti 40 cm una dall'altra, mettendo una piantina ogni 10 cm circa.
Dovete considerare che la parte commestibile (bianca) si sviluppa meglio sottoterra, quindi non dovete fare un trapianto superficiale, ma profondo. Scavate un solco profondo 10-15 cm e interrate le piantine nel fondo del solco, non alla stessa profondità del vivaio ma interrando almeno una metà del fusto bianco. A mano che la pianta cresce rincalzatela, accostando terra ai fusti che si svilupperanno in altezza.



Porro Mezieres
Subito dopo il trapianto innaffiate bene le piantine in modo che ls terra  aderisca bene attorno alle radici, in modo da garantire una ripresa più rapida. Per chi ama seguire le fasi lunari, sia la semina che il trapianto si fanno in luna calante.
Mantenete sempre l'aiuola pulita dalle erbe infestanti e rincalzate il terreno alla base delle piante ogni volta che è possibile. Il porro richiede una irrigazione regolare e costante, evitate di alternare periodi di siccità a periodi di abbondanza d'acqua. Questa è una delle cause più frequenti della prefioritura: il porro va a seme già nel primo anno, prima di produrre un fusto utile al consumo.



Porri semi-spontanei coltivati in vaso



Raccolta del porro

I porri si possono raccogliere mediamente dopo 120-180 giorni dalla semina, as seconda delle varietà precoci o meno. Si raccoglie la pianta intera. Non afferrate le foglie tirando, perché rischiate di spezzare il fusto lasciandone buona parte sottoterra. Prima smuovete la terra infilando un forcone o una pala profondamente,a debita distanza dal fusto, quindi tirate.pure le foglie.



Il porro sta montando a seme (Vedi l'ingrossamento apicale del fusto). Quando ciò di verifica, il fusto diventa non commestibile.

Per quanto riguarda la concimazione del terreno, il porro va coltivato preferibilmente su un terreno che è stato concimato in abbondanza l'anno precedente, per esempio il terreno dove si sono coltivati i pomodori o i peperoni. Non mettete letame fresco nel terreno destinato a porri e cipolle, perché rischiate muffe e cattivi sapori del prodotto. Al momento della lavorazione potete interrare compost maturo, fosforo e potassio. In copertura, durante la crescita della pianta, potete spargere periodicamente, con moderazione,  del nitrato, subito dopo il trapianto o prima di una rincalzatura.



"Infiorescenza" del porro, su cui si sviluppano i semi.

I porri possono essere usati per molte preparazioni. Allo stato fresco possono essere componenti graditi delle insalate miste. Nel consumarli cotti, devono essere sbollentati affinché perdano il sapore acre. Possono essere usati per zuppe. Alcuni li cuociono a rondelle oin acqua salata, li insaporisce nel burro con prezzemolo e pepe e li usano come condimento della pasta.
Un modo classico consiste nel lessare i porri a pezzi in acqua salata, mettendoli poi in una pirofila imburrata con dadini di pancetta e qualche fiocco di burro: si ricoprono di besciamella o formaggio emmenthal e si passano al forno per circa un quarto d'ora, fino alla gratinatura.



Buon orto a tutti !!!
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