La solarizzazione, una tecnica che risana il terreno
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La solarizzazione, una tecnica che risana il terreno
La
solarizzazione può essere paragonata ad una sauna per il
terreno. Si tratta di una pratica che lo risana e lo
rinvigorisce. Terreni vecchi e stanchi vengono"rimessi
in sesto" con una tecnica di rinnovamento e
rigenerazione. Difficile? Assolutamente no, basta poco
per ricominciare con un terreno liberato dall'accumulo
di fattori nocivi
Se nel corso dell'estate il terreno del nostro orto (o anche una sola aiuola) resta libero dall'uso per il completamento del raccolto, possiamo approfittare per operare un risanamento gratuito ed efficace. Molti, per ottenere lo stesso risultato, ricorrono all'uso di prodotti chimici o parassiti dei funghi , operazioni che hanno un costo e non garantiscono gli stessi risultati, anche dal punto di vista biologico.

La parcella da solarizzare deve essere preventivamente vangata per portare in superfice eventuali parassiti e loro uova.
Ogni terreno coltivato tende ad accumulare stanchezza. Anzitutto, le piante liberano nel terreno composti chimici che hanno funzioni diverse, e con il tempo si accumulano. Tutte le malattie di cui le piante soffrono generano spore, moltiplicatori e residui che ricadono nel terreno dove restano sempre attivi, in attesa del momento favorevole per manifestarsi nuovamente. Anche a livello macroscopico i diversi insetti nocivi tendono a perpetuarsi svolgendo nel terreno una parte importante del loro sviluppo, sotto forma di larve.

Spianate il terreno come per sottoporlo a una semina
Non ultime, anche le erbe infestanti depositano nel terreno i loro semi che, data la rusticità delle piante madri, sono resistenti e praticamente impossibili da eliminare con i metodi tradizionali. E' sufficiente preparare un terreno pper la semina per vedere come, dopo pochi giorni, un tappeto di erbe infestanti si forma molto prima che emergano le piante coltivate.

Innaffiate abbondantemente il terreno da solarizzare
La solarizzazione consente di sterilizzare naturalmente il terreno creando lo stesso effetto di un forno a microonde. In questo modo non solo semi, larve, molluschi, vermi e funghi vengono eliminati, ma anche molti batteri. Tra questi potrebbero esserci anche batteri utili, ma il vantaggio, rispetto a funghi, semi e insetti, è che la flora batterica utile si riforma velocemente.

Stendete un telo plastico sul terreno avendo cura di fermare bene i bordi
Per una buona solarizzazione lavorate il terreno in modo che gli ospiti indesiderati vengano portati più in superficie. Spianate e innaffiate abbondantemente, dopodiché ricoprite con un telo plastico (di qualsiasi colore, meglio se nero) e sigillate bene i bordi. Mettete qua e là sul telo dei pesi per mantenerlo stabile nel caso di folate di vento.

Mettete dei pesi anche sul telo per evitare che il vento lo sollevi
Lasciate il terreno così coperto per due settimane almeno, o anche di più, fino a che non avrete bisogno di usare di nuovo il terreno. Nella successiva semina non potrete fare a meno di notare la differenza.

Solarizzazione di un terreno
Buon orto a tutti !!!