Anzitutto bisogna osservare che il ragnetto rosso ama i luoghi secchi e rifugge l’umidità. Spesso per eliminare una infezione all’inizio è sufficiente spruzzare acqua semplice su tutta la pianta, con particolare attenzione alle pagine inferiori delle foglie. Riscontrare l’infezione I ragnetti rossi, della famiglia degli acari, sono parassiti fitofagi (si cibano delle foglie di ortaggi e fiori). Tessono delle minuscole ragnatele ma queste non servono a catturare prede, quanto piuttosto a proteggere le loro uova che depongono sulla parte inferiore delle foglie. Gli adulti si mostrano spesso sulla parte superiore, dove non è difficile riscontrarli, anche se sono piccolissimi, a causa del loro colore rosso che spicca sul verde delle foglie. In effetti, pur vedendo dei puntini rossi in movimento, è praticamente impossibile distinguere i particolari del loro corpo a occhio nudo. I ragnetti pungono la superficie delle foglie e si cibano delle cellule che compongono la lamina fogliare. Si diffondono molto rapidamente perché producono fino a dieci generazioni nella stagione calda. Tra i loro nemici naturali, cioè insetti che si nutrono di acari, possiamo citare alcuni tipi di vespa e le coccinelle. |
La difesa può essere condotta senza problemi con metodi biologici, senza ricorrere a insetticidi, e si fa sfruttando anzitutto la loro avversione all’umidità. Proprio per questo motivo si sviluppano molto spesso sui balconi coperti. Come già detto, spesso è sufficiente spruzzare le piante con acqua semplice. Un potenziamento della difesa bagnata si ottiene sciogliendo in un litro d’acqua un cucchiaio di scaglie di sapone di Marsiglia, spargendo poi la miscela con uno spruzzatore fine. |